lunedì 10 novembre 2008

quali biblioteche per il futuro prossimo?

innanzitutto, cari amici, dobbiamo chiederci a chi e a che cosa debba servire oggi una biblioteca pubblica: quale , cioè, debba essere il suo bacino di utenza privilegiato, a quale target debba rivolgersi la sua eventuale progettualità "da officina" e a quale modello fisico-allestitivo debba fare riferimento.


Consequenzialmente c'è da chiedersi, forse, se la bilbioteca quale luogo di accumulo/raccolta libraria e quale contesto di mera consultazione (solipsistica o collettiva) funzionale alle indagini scolastico-erudite, abbia ancora ragion d'essere, considerando i parametri cognitivi degli utenti più giovani e gli ambiti comunicativo-relazionali a cui sono essi abituati.


Nella fattispecie, perchè le biblioteche possano essere delle reali "opere aperte", porose e infinitamente modificabili, c'è forse bisogno, al di là delle potenziale utenza di lettori, che siano gestite da personale specializzato e motivato e non affidate - su incarico pubblico e non per vie concorsuali (come spesso capita di vedere in contesti a noi vicini) - a risorse umane in rottamazione.